“Si prendono strade e si va”

A volte vorremmo avere la sfera di cristallo. Tutti a volte.
Io ne ho una sapete, solo che non è quella piccola in cui si vede il futuro. No è una grande, e io ci sono dentro. E’ infrangibile perché in realtà è diamante, e io ci sono dentro e guardo fuori senza poter uscire. Vedo nitidamente, perché è pulita come uno specchio d’acqua montano e piatto come il mare al tramonto, quando non c’è vento. Solo che non posso uscire. E quel che è peggio, gli altri non possono entrare.
E sapete cosa? Qualcuno, sono certo, la tiene sulle ginocchia, mi tiene sulle ginocchia, o su un tavolino con la tovaglia di pizzo, e ci legge dentro il futuro. E dentro vede me. Un futuro, il mio futuro si muove dentro la mia sfera di diamante: curioso che io sia l’unico che non può vederlo.

C’è vento ancora una volta nella mia foresta, e ancora una volta soffia freddo sul mio cuore in inverno.

Se qualcuno legge qualcosa, se qualcuno è fuori e vede, per favore, fatemi segno.

Ve ne sarò grato.

Questa voce è stata pubblicata in Pensieri. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento